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Art. 1407 — Forma

Art. 1407 — Forma

Se una parte ha consentito preventivamente che l’altra sostituisca a sé un terzo nei rapporti derivanti dal contratto, la sostituzione è efficace nei suoi confronti dal momento in cui le è stata notificata o in cui essa l’ha accettata.

Se tutti gli elementi del contratto risultano da un documento nel quale è inserita la clausola «all’ordine» o altra equivalente, la girata del documento produce la sostituzione del giratario nella posizione del girante [ 1889, 1918, 2011; 15 l.camb.; 17 l.ass. ].

L’eventuale comma dell’articolo ricompreso fra parentesi quadre è stato abrogato.

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Aggiornato al 1 gennaio 2020
Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.
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Massime correlate

Cass. civ. n. 3547/2004

Atteso che la cessione del contratto costituisce un negozio trilatero che richiede il consenso di tutte le parti interessate, e quindi anche del contraente ceduto (per il quale è essenziale conoscere il momento di efficacia della sostituzione ai fini della liberazione del contraente cedente), qualora contratto trasferito sia un contratto con la P.A. (Nella specie convenzione urbanistica), la cessione, anche quando sia stata autorizzata preventivamente dal soggetto pubblico, non si perfeziona nei suoi confronti fino a quando non le sia stata notificata oppure essa non l’abbia accettata in forma scritta, dovendosi escludere — per i principi che regolano la forma dei contratti in cui interviene la pubblica amministrazione — ogni spazio di efficacia per eventuali comportamenti taciti concludenti.

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Cass. civ. n. 12384/1999

Ai fini della cessione del contratto devono essere osservate le stesse forme prescritte per il contratto trasferito; ne consegue che, non richiedendosi per il contratto di lavoro, subordinato o autonomo, una forma tipica — salvo talune eccezioni —, il consenso alla sua cessione, il quale può anche essere successivo all’atto intervenuto tra cedente e cessionario, non deve risultare da forme solenni e può essere, oltre che espresso, anche tacito, purché venga manifestata in maniera adeguata la volontà di porre, in essere una modificazione soggettiva del rapporto. (Nella specie la S.C. ha annullato la sentenza con cui il giudice di merito aveva escluso che il consenso alla cessione di un contratto di collaborazione potesse essere desunto dallo svolgimento da parte del prestatore di lavoro dell’attività a favore di un terzo indicato dall’originario committente come cessionario: ha precisato la S.C. che, invece, il giudice di merito avrebbe dovuto verificare se gli elementi essenziali dell’originario rapporto fossero rimasti immutati).

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Cass. civ. n. 11381/1996

Poiché il contratto di appalto non è fra quelli per i quali l’art. 1350 c.c. richiede la forma scritta ad substantiam, il consenso alla sua cessione, che può essere preventivo, concomitante o successivo alla stipulazione, non deve risultare da forme solenni e può essere oltre che espresso anche tacito, purché manifesti la volontà di porre in essere una modificazione soggettiva del rapporto.

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Cass. civ. n. 10677/1993

A norma dell’art. 8, L. 24 dicembre 1969, n. 990 e dell’art. 19, D.P.R. 24 novembre 1970, n. 793, nell’ipotesi di trasferimento di proprietà del veicolo assicurato per la responsabilità civile verso i terzi, la cessione ex lege del contratto di assicurazione può ritenersi valida, in base alla legislazione speciale, solo nei confronti dei terzi danneggiati, mentre nei rapporti tra le parti contraenti, e comunque tra l’assicurato e l’assicuratore, tale cessione rimane condizionata all’obbligo della comunicazione dell’avvenuta cessione del mezzo mediante l’esatta indicazione del cessionario, con l’applicazione della garanzia di polizza e favore dell’assicurato cessionario solo dalle ore 24 del giorno di tale comunicazione, secondo i principi generali fissati dall’art. 1407 c.c.

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Cass. civ. n. 1660/1973

Affinché possa verificarsi l’ipotesi di cui all’art. 1407 c.c. occorre che tutti gli elementi del negozio risultino dal documento nel quale è inserita la clausola «all’ordine» e che la cessione risulti o dalla girata apposta nel documento o dalla notificazione al ceduto della cessione stessa o dall’accettazione da parte del medesimo; senza di che non si produce la sostituzione del cessionario nella posizione del cedente.

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