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Art. 414 — Persone che possono essere interdette

Art. 414 — Persone che possono essere interdette

Il maggiore di età [ 2 ] e il minore emancipato [ 390 ], i quali si trovano in condizioni di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, sono interdetti [ 85, 119, 193, 245, 417 ss., 429, 2949 n. 1; 40 disp. att.; 643 c.p.; 712 c.p.c. ] quando ciò è necessario per assicurare la loro adeguata protezione.

L’eventuale comma dell’articolo ricompreso fra parentesi quadre è stato abrogato.

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Aggiornato al 1 gennaio 2020
Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.
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Massime correlate

Cass. civ. n. 18322/2007

Nel giudizio di interdizione è riservato al giudice del merito l’accertamento in concreto dell’esistenza e della misura della patologica alterazione delle capacità mentali e della conseguente incapacità, da parte dell’interdicendo, di provvedere ai propri interessi e, a tal fine, il giudice può recepire le conclusioni del consulente d’ufficio, senza necessità di esporre dettagliatamente tutte le ragioni per le quali ritenga di doverle accogliere.

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Cass. civ. n. 2031/1990

L’interdizione o l’inabilitazione dell’infermo di mente devono ricollegarsi alle condizioni di salute psichica in atto al momento della relativa pronuncia, e, quindi, devono prescindere tanto da precorsi episodi d’infermità, quanto dall’eventualità di ricadute, ove prospettabile in termini di mera possibilità e non di alta probabilità.

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Cass. civ. n. 5652/1989

L’incapacità di provvedere ai propri interessi, contemplata dall’art. 414 c.c. al fine dell’interdizione dell’infermo di mente, va riguardata anche sotto il profilo degli interessi non patrimoniali, sempre che si tratti di interessi che possano subire pregiudizio da atti giuridici, e per la cui difesa, pertanto, sia configurabile una supplenza del tutore (come nel caso in cui si debba ovviare ai pericoli derivanti dal rifiuto, per infermità psichica, di cure od interventi medici).

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