14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45327 del 14 dicembre 2005
Testo massima n. 1
Sussiste il concorso tra il reato di cui all’art. 453 c.p. [ falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate ] e quello di cui all’art. 461 c.p. [ fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete,di valori di bollo o di carta filigranata ] qualora vi sia una soluzione di continuità tra l’azione che perfeziona il reato meno grave e la condotta che integra quello più grave e non si esaurisca in quest’ultimo il complesso dell’attività esplicatasi fin dall’inizio, in quanto, in tal caso, il reato di cui all’art. 461 c.p. mantiene carattere autonomo. [ In applicazione di questo principio la S.C. ha ritenuto immune da censure la decisione del giudice di merito che aveva ravvisato la sussistenza del concorso tra i reati di cui agli articoli 453 e 461 c.p. nel caso di un imputato che aveva falsificato banconote da euro 50 facendole apparire da euro 250 e aveva predisposto attrezzature e materiali per la successiva falsificazione di banconote da 20 e di altre da 50 euro ].
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