10 Gen Art. 704 — Rappresentanza processuale
Durante la gestione dell’esecutore testamentario, le azioni relative all’eredità [ 533 c.c. ] devono essere proposte anche nei confronti dell’esecutore [ 102 c.p.c. ]. Questi ha facoltà d’intervenire [ 105 c.p.c. ] nei giudizi promossi dall’erede e può esercitare le azioni relative all’esercizio del suo ufficio.
[adrotate group=”6″]
Aggiornato al 1 gennaio 2020Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.[adrotate group=”8″]
Massime correlate
Cass. civ. n. 14744/2016
L’esecutore testamentario è legittimato alle sole azioni relative all’esercizio del suo ufficio, finalizzato alla cura dell’esatta esecuzione delle disposizioni di ultima volontà del defunto (artt. 703 e 704 c.c.), sicché egli non è legittimato ad impugnare i negozi con i quali il defunto abbia disposto in vita dei propri beni.
Cass. civ. n. 6143/1996
L’ufficio di diritto privato dell’esecutore testamentario – cui l’art. 704 c.c. attribuisce la veste di litisconsorte necessario con l’erede nelle azioni concernenti l’eredità – viene a cessare con la morte della persona nominata, senza che ciò comporti l’interruzione del processo e la riassunzione nei confronti degli eredi dell’esecutore ovvero del custode dei beni ereditari successivamente nominato a tale incarico.
Cass. civ. n. 1044/1977
L’esecutore testamentario, nello svolgimento del suo compito di assicurare la piena attuazione della volontà del defunto, dispone di una duplice legittimazione processuale, e cioè di una lettimazione jure proprio, attinente all’esercizio dei diritti e degli obblighi relativi al suo incarico e di una legittimazione, spettantegli quale sostituto processuale, diretta al promovimento di controversie relative a rapporti di cui l’esecutore non è titolare, ma la cui tutela assicura, tuttavia, l’esatto adempimento dell’incarico ricevuto e che investe l’accertamento oltre che della qualità di erede o di legatario degli istituti anche dell’oggetto dell’istituzione testamentaria. In questo ultimo tipo di controversie, nelle quali l’esecutore testamentario è litisconsorte necessario, egli, salvo che nell’ipotesi di cui all’art. 629 c.c., non è, però, legittimato ad impugnare la sentenza cui i titolari del rapporto controverso abbiano prestato acquiescenza.
[adrotate group=”7″]