10 Gen Art. 1658 — Fornitura della materia
La materia necessaria a compiere l’opera deve essere fornita dall’appaltatore, se non è diversamente stabilito dalla convenzione o dagli usi.
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Aggiornato al 1 gennaio 2020Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.[adrotate group=”8″]
Massime correlate
Cass. civ. n. 468/2014
In tema di appalto, sussistendo, ai sensi dell’art. 1658 cod. civ., la presunzione che la materia necessaria a compiere l’opera venga fornita dall’appaltatore, incombe sul committente l’onere di provare di aver venduto i materiali all’appaltatore, anche ai fini dell’incidenza di tale circostanza sulla determinazione del corrispettivo dell’appalto.
Cass. civ. n. 470/2010
L’appaltatore risponde dei difetti dell’opera quando accetti senza riserve i materiali fornitigli dal committente, sebbene questi presentino vizi o difformità riconoscibili da un tecnico dell’arte o non siano adatti all’opera da eseguire ed i difetti denunziati dal committente derivino da quei vizi o da quella inidoneità.
Cass. civ. n. 252/1996
Nell’ipotesi in cui l’impresa produttrice di un materiale, che l’appaltatore si è obbligato con il committente ad utilizzare nell’esecuzione dell’appalto, si obblighi a sua volta con il committente stesso a garantire per difformità vizio difetti il risultato dell’opera realizzata con il materiale da lei prodotto, si crea tra i due contratti un rapporto di accessorietà e, nel caso che sorga controversia tra impresa produttrice e committente per il cattivo risultato dell’opera, l’onere probatorio sarà ripartito in modo che il committente, che agisce per l’adempimento di una obbligazione, dovrà provare i fatti costitutivi della stipulazione dei due contratti e dell’esistenza di difformità, vizi o difetti dell’opera, mentre chi ha garantito dovrà provare il fatto impeditivo della mancata utilizzazione del materiale da parte dell’appaltatore, ai sensi dell’art. 2697, comma 2, c.c.
Cass. civ. n. 4882/1981
Poiché a norma dell’art. 1658 c.c. la materia necessaria a compiere l’opera si presume fornita dall’appaltatore, incombe al committente, il quale deduca di avere fornito tale materia, di dare la relativa prova.
Cass. civ. n. 1823/1974
Nell’appalto mobiliare, quando la materia è fornita dall’appaltatore, la proprietà della res nova passa al committente solo con l’accettazione o con un comportamento equipollente.
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