14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 5957 del 10 maggio 2000
Testo massima n. 1
La responsabilità [ diretta ] dei genitori, ai sensi dell’art. 2048 c.c., per il fatto illecito dei figli minori imputabili può concorrere con quella dei precettori, essendo esse rispettivamente fondate sulla colpa in educando e su quella in vigilando. La presenza di questi astratti titoli di responsabilità, fra loro concorrenti, non impedisce che – trattandosi di illecito commesso da minore nell’esercizio della sua attività di apprendista – possa essere accertata la responsabilità esclusiva, ex art. 2049 c.c., del datore di lavoro. Tale responsabilità, essendo fondata sul presupposto dell’esistenza di un rapporto di subordinazione fra l’autore dell’il¬lecito ed il proprio datore di lavoro, e sul collegamento dell’illecito stesso con le mansioni svolte dal dipendente, prescinde del tutto dalla colpa in eligendo o in vigilando del datore di lavoro, è quindi insensibile all’eventuale dimostrazione dell’assenza di colpa dello stesso, e può ricorrere anche in caso di dolo del commesso.
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