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Cassazione civile Sez. III sentenza n. 14766 del 26 giugno 2007

Cassazione civile Sez. III sentenza n. 14766 del 26 giugno 2007

Testo massima n. 1

La circostanza che l’erede del responsabile di un illecito aquiliano abbia accettato l’eredità con beneficio d’inventario, e quindi non possa rispondere ultra vires, non può essere rilevata d’ufficio, ma va tempestivamente dedotta e provata da chi vi abbia interesse.

Testo massima n. 2

La condotta penalmente rilevante, tenuta dall’amministratore di una persona giuridica nell’esercizio delle proprie funzioni, è di per sé idonea a legittimare la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale ed all’immagine proposta dall’ente, a prescindere dalla circostanza che i fatti commessi dal responsabile abbiano avuto o meno diffusione sui mezzi di informazione.

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