14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 4753 del 4 marzo 2005
Testo massima n. 1
Il conduttore d’immobile destinato ad uso non abitativo non ha di regola l’obbligo di usare il bene locato ad eccezione dei casi in cui il contratto abbia ad oggetto una cosa produttiva o un bene il cui uso sia necessario alla sua conservazione, ovvero quando il prolungato non uso potrebbe provocare un deprezzamento del valore di mercato del bene locato [ sia ai fini della locazione, sia ai fini della vendita del diritto di proprietà, sia con riferimento ad altri possibili usi ]. Nelle suddette ipotesi, come in quella in cui un determinato uso della cosa sia stato specificamente assunto come obbligatorio tra le parti nel sinallagma contrattuale, il giudice di merito deve valutare il non uso della cosa locata posto a base della domanda di risoluzione contrattuale, non ai sensi dell’art. 80 legge equo canone, che contempla il caso d’unilaterale mutamento d’uso dell’immobile locato, bensì alla stregua dei criteri generali in tema d’inadempimento contrattuale, per stabilire se e in che limiti questo sussista [ ed in particolare, qualora sussista, quale importanza rivesta ai sensi dell’art. 1455 c.c. ].
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