14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 4964 del 18 luglio 1983
Testo massima n. 1
L’art. 2 della L. 28 marzo 1957, n. 244 — il quale dispone che, in caso di morte dell’affittuario coltivatore diretto, il contratto continua con il coniuge e con gli altri eredi legittimi, sempre che siano coltivatori diretti e dispongano di forza lavorativa costituente almeno un terzo di quella necessaria per le normali esigenze di coltivazione del fondo — è privo di efficacia retroattiva, avendo carattere innovativo, e non interpretativo, rispetto all’art. 1627 c.c., in quanto disciplina in modo del tutto nuovo la materia specifica della morte dell’affittuario coltivatore diretto [ diversamente dall’art. 1627 cit., avente oggetto la morte di qualsiasi affittuario, anche se non coltivatore diretto ], non solo stabilendo che il rapporto continua con il coniuge e con gli altri eredi legittimi, ma anche introducendo requisiti nuovi, cioè che questi soggetti siano pure essi coltivatori diretti e dispongano della forza lavorativa suindicata.
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