14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 593 del 19 gennaio 1995
Testo massima n. 1
In tema di vendita il criterio distintivo tra la consegna di aliud pro alio — che dà luogo all’ordinaria azione di risoluzione per inadempimento ex art. 1453 c.c., svincolata da termini di decadenza e di prescrizione ai quali sono soggette le azioni ex artt. 1490 e 1497 — e la mancanza delle qualità essenziali della cosa compravenduta va individuato sotto il duplice profilo del riferimento sia al genus, sia alla destinazione economico-sociale del bene, valendo quest’ultimo ad ampliare l’ambito di operatività del criterio del genus, nei casi in cui il bene consegnato sia del tutto insuscettibile di assolvere alla funzione del bene contratto, in relazione ai bisogni dell’acquirente, in particolare nel caso di vendita di prodotti naturali nei quali l’origine o la varietà sono frequentemente più significativi del mero richiamo al genus. [ Nella specie, erano state consegnate all’acquirente delle piantine di arancio di una varietà diversa e meno pregiata di quella pattuita; si da incidere sulla stessa commerciabilità del prodotto nella zona in cui le piante erano state acquistate in vista del loro impianto in un agrumeto ].
Articoli correlati
[adrotate group=”9″]