14 Mag Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20936 del 3 maggio 2017
Testo massima n. 1
In tema di dichiarazioni indizianti rilasciate da persona che fin dall’inizio avrebbe dovuto essere sentita in qualità di indagato o imputato, l’inutilizzabilità prevista dall’art. 63 cod. proc. pen. è subordinata alla duplice condizione che il dichiarante sia raggiunto da chiari indizi di reità e che suddetti indizi attengano al medesimo reato ovvero al reato connesso o collegato attribuito al terzo. [ Fattispecie in cui la S.C. ha ritenuto utilizzabili le dichiarazioni rese contro l’imputato del reato di estorsione da parte del soggetto passivo, a fronte della astratta possibilità che quest’ultimo, nel corso di una precedente audizione, avesse reso dichiarazioni non fedeli alla realtà dei fatti, evidenziando come rispetto al delitto da cui era offeso, il dichiarante si trovava comunque in una posizione di estraneità ed assumeva la veste di testimone ].
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