14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18655 del 14 aprile 2017
Testo massima n. 1
Integra il delitto di furto aggravato dall’uso del mezzo fraudolento – e non quello di truffa – la condotta di colui che, simulando la qualità di incaricato di pubblico servizio, adduca esigenze di inesistenti verifiche o controlli per ottenere la consegna di beni da parte della persona offesa al fine di impadronirsene, in quanto tale consegna non è sintomo della sua volontà di spossessarsene definitivamente, consentendo ad una definitiva uscita del bene dalla propria sfera patrimoniale, in virtù di un atto di disposizione viziato dagli altrui artifizi e o raggiri. [ Nella specie l’agente, fingendosi un tecnico dell’acquedotto incaricato di verificare il grado di inquinamento dell’acqua, aveva chiesto alle vittime, persone anziane, di depositare il denaro contante, di cui si sarebbe poi impossessato, nel frigorifero e, allarmandole con un inesistente rischio di incendio, si era fatto consegnare i gioielli, assumendo di doverli portare al di fuori dell’abitazione per campionarli e bonificarli ].
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