14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 5006 del 28 aprile 1993
Testo massima n. 1
Allorché un coerede utilizzi ed amministri un bene ereditario provvedendo, tra l’altro, alla sua manutenzione, sussiste la presunzione
iuris tantum che egli agisca in tale qualità e che anticipi le spese anche relativamente alla quota degli altri coeredi. Pertanto, il coerede che invochi l’usucapione ha l’onere di provare, a norma dell’art. 1102 c.c., il mutamento del titolo del possesso, ossia che il rapporto materiale con il bene si sia verificato in modo da escludere, con palese manifestazione del volere, gli altri coeredi dalla possibilità di instaurare un analogo rapporto con il bene ereditario.
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