14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2170 del 23 febbraio 2000
Testo massima n. 1
In tema di violazione di domicilio, perché possa ritenersi sussistente la aggravante della violenza sulle cose [ che comporta la procedibilità di ufficio ], occorre, non solo che l’azione sia esercitata direttamente sulla “res”, ma anche che essa abbia determinato la forzatura, la rottura, il danneggiamento della stessa o ne abbia comunque alterato l’aspetto e/o la funzione. [ Nella fattispecie, relativa a delitto tentato, la Corte ha ritenuto insussistente la aggravante nel comportamento dell’imputato, che, secondo quanto dichiarato da un teste, stava “maneggiando” sulla porta dell’appartamento nel quale aveva intenzione di introdursi ].
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