Avvocato.it

Cassazione civile Sez. III sentenza n. 4633 del 24 maggio 1997

Cassazione civile Sez. III sentenza n. 4633 del 24 maggio 1997

Testo massima n. 1

L’ampiezza dell’obbligo di sorveglianza dei soggetti incapaci di intendere o volere [ art. 2047 c.c. ] è da rapportare alle circostanze di tempo, luogo, ambiente, pericolo, che, considerando altresì la natura e il grado di incapacità del soggetto sorvegliato, possono consentire o facilitare il compimento di atti lesivi da parte del medesimo.

Testo massima n. 2

Soltanto se la condotta dell’incapace di intendere o volere, stante l’applicabilità anche in tal caso dell’art. 1227, primo comma c.c., ha contribuito a cagionare il danno dal medesimo subito, il responsabile che deve risarcirlo può eccepire il concorso di colpa del soggetto obbligato alla sorveglianza di quegli [ art. 2047 c.c. ].

[adrotate group=”9″]

Se la soluzione non è qui, contattaci

Non esitare, siamo a tua disposizione

Email

Esponi il tuo caso allegando, se del caso, anche dei documenti

Telefono

Una rapida connessione con gli avvocati del nostro team

Chat

On line ora! Al passo con i tempi per soddisfare le tue esigenze