14 Mag Cassazione civile Sez. I sentenza n. 15343 del 25 luglio 2016
Testo massima n. 1
Il matrimonio contratto all’estero alla presenza di uno solo dei nubendi e con la partecipazione in via telematica dell’altro non è contraria all’ordine pubblico italiano a condizione che lo stesso sia stato validamente celebrato secondo la legge del paese straniero, dovendosi avere riguardo, in sede di delibazione, unicamente agli effetti dell’atto straniero, senza possibilità di sottoporlo ad un sindacato di tipo contenutistico, tanto più che neppure per il legislatore italiano la forma di cui all’art. 107 c.c. ha valore inderogabile.
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