14 Mag Cassazione civile Sez. VI-3 sentenza n. 10399 del 14 maggio 2014
Testo massima n. 1
Il giudicato formatosi nella controversia tra creditore e debitore, avente ad oggetto l’accertamento dell’entità della somma dovuta, non è opponibile all’acquirente dei beni del debitore contro il quale sia stata proposta dal creditore azione revocatoria a cautela del credito stesso, avendo il convenuto in revocatoria interesse a richiedere un’autonoma pronuncia sull’importo di quel credito, allo scopo di ottenere che l’atto di disposizione patrimoniale, effettuato dal debitore in suo favore, sia dichiarato inefficace solo entro i limiti dell’effettiva somma così riconosciuta.
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