14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22618 del 30 maggio 2014
Testo massima n. 1
In tema di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, il reato di cui all’art. 440 cod. pen. è a forma libera, potendo essere realizzato anche mediante attività non occulte o fraudolente, mentre l’elemento soggettivo è il dolo generico, essendo sufficiente la mera coscienza e volontà della condotta e dell’evento ad essa ricollegabile, senza necessità di perseguire specificamente l’obiettivo di realizzare un attentato alla salute pubblica. [ Fattispecie in cui è stata ritenuta penalmente rilevante la vendita da parte del titolare di una macelleria di carne tritata fresca preparata con solfito di sodio in violazione del D.M. n. 209 del 1996, la cui consumazione aveva provocato lesioni personali gravissime ad un cliente ].
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