14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6271 del 26 giugno 1997
Testo massima n. 1
In tema di oltraggio a un pubblico ufficiale, quando l’espressione altrimenti offensiva è strettamente funzionale al ristabilimento della corretta azione dell’ufficio, questa deve considerarsi come lecita manifestazione di diritto di critica che prevale sulle esigenze repressive oggetto dell’art. 341 c.p. L’ambito di operatività di tale norma va infatti correlato al suo presupposto di validità: quello che la tutela del prestigio del pubblico ufficiale sia strumentale all’ulteriore interesse del buon andamento amministrativo, eretto a valore fondamentale nell’art. 97 della Costituzione. [ Fattispecie nella quale un consigliere comunale, in una seduta consiliare, si era rivolto al sindaco con le espressioni “tu sei ubriaco… vai a dormire … sempre ti addormenti”: la Suprema Corte ha annullato con rinvio la sentenza con la quale la Corte di appello aveva confermato la responsabilità penale dell’imputato per il delitto di oltraggio non ammettendolo a provare che il sindaco, durante quella seduta, era effettivamente ubriaco, condizione in cui frequentemente versava ].
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