14 Mag Cassazione penale Sez. Feriale sentenza n. 32200 del 7 agosto 2002
Testo massima n. 1
Integra l’elemento materiale del reato di rivelazione di segreto di ufficio [ art. 326 c.p. ] la condotta del direttore di un ufficio IVA il quale riveli ad un terzo tutte le informazioni riguardanti i rapporti di un contribuente con il fisco, acquisite interrogando in via telematica l’anagrafe tributaria, in quanto la copertura del segreto d’ufficio è esclusa solo per i dati contenuti nella dichiarazione dei redditi, ai sensi dell’art. 68 D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, novellato dall’art. 6 della legge 19 luglio 1977, n. 412, e non anche per le altre notizie comunque raccolte dall’ufficio.
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