14 Mag Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2725 del 4 marzo 1994
Testo massima n. 1
In materia di concussione, anche la richiesta di favori vale a concretizzare la condotta prevista dall’art. 317 c.p. quando sia fondata sulla preminenza del soggetto attivo. Cosicché il ruolo trainante dell’abuso rispetto all’induzione vale esso stesso a delineare lo stretto legame eziologico riscontrabile, appunto, tra il primo e la seconda, quali componenti in grado di influenzare il deceptus, determinando quel metus publicae potestatis da cui deriva l’atto di disposizione o la promessa di esso quale effetto non di una libera scelta della persona richiesta ma esclusivamente dell’incidenza prevaricatrice della volontà del concussore.
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