14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 949 del 13 gennaio 2015
Testo massima n. 1
Ai fini dell’applicazione dell’art. 47 c.p., non è sufficiente che l’imputato affermi di non avere avuto la consapevolezza su un elemento costitutivo del reato che caratterizza il fatto tipico, ricadendo su chi invoca l’errore l’onere di provare – o almeno di allegare elementi specifici che consentano una verifica dell’assunto – di aver agito presupponendo una realtà diversa da quella effettiva. [ Fattispecie in tema di ignoranza dell’età della persona offesa del reato di prostituzione minorile commesso in epoca antecedente all’introduzione dell’art. 602 quater, c.p. ].
Articoli correlati
[adrotate group=”13″]