14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8790 del 24 ottobre 1983
Testo massima n. 1
In tema di aberratio ictus, qualora oltre alla persona diversa, sia offesa anche quella alla quale l’offesa era diretta, si configura un caso peculiare di concorso formale di reati, sia pure improprio, in cui cioè con una medesima azione si realizza un’offesa dolosa e una colposa a beni giuridici omogenei di due diversi soggetti passivi; offese che, pur essendo differenti sul piano ontologico, vengono peraltro parificate, sotto l’aspetto dell’elemento psicologico del reato, sul piano normativo. Ne consegue l’eventuale applicabilità dell’amnistia ai singoli reati che compongono la fattispecie, purché siano oggettivamente compresi nel provvedimento di clemenza e non vi siano condizioni ostative.
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