14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 24026 del 27 dicembre 2004
Testo massima n. 1
Ai fini della reintegrazione nel possesso di una servitù di passaggio, non occorre che il possesso abbia i requisiti richiesti per l’usucapione, ma è sufficiente la prova dei durevole e pacifico utilizzo del passaggio in epoca prossima a quella dello spoglio, dal quale è consentito presumere anche l’utilizzo nel momento dello spoglio stesso, e che il transito è stato dall’attore effettuato nella sua qualità di possessore di un fondo cui si accede mediante quello attraversato.
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Testo massima n. 2
L’azione di denunzia di nuova opera [ che è diretta ad ottenere le misure più immediate per evitare danni alla cosa posseduta mediante un procedimento sommario che si esaurisce con l’emanazione del provvedimento di rigetto o di accoglimento della pretesa cautelare ] e quella di spoglio [ che è destinata a tutelare nel merito, anche se preceduta da una fase interdittale, il possessore nei confronti dell’autore dello spoglio medesimo ] hanno finalità e presupposti diversi, e la loro autonomia esclude che in virtù di un principio di specialità possa ravvisarsi l’esperibilità soltanto della prima in caso di contestuale esistenza delle condizioni legittimanti l’esercizio di entrambe.
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