14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11834 del 18 dicembre 1997
Testo massima n. 1
È configurabile il reato di cui all’art. 349 c.p. [ violazione di sigilli ] nell’ipotesi in cui, sequestrato il cantiere edile, si eseguano nella stessa area occupata dalla costruzione abusiva opere distinte collegate inequivocabilmente al predetto fabbricato; il sequestro dell’immobile abusivo, invero, mira ad impedire la prosecuzione dei lavori e l’ultimazione dell’opera, sicché è penalmente rilevante anche quella condotta che, pur non determinando la distruzione effettiva dei sigilli, sia volta a frustrare il vincolo di immodificabilità imposto dalla misura cautelare, e ciò in quanto la legge tutela tanto l’integrità materiale dei sigilli quanto quella strumentale e funzionale. [ Nella specie erano stati realizzati nella stessa area occupata dalla costruzione abusiva un muro di cinta ed una cisterna ].
Articoli correlati
[adrotate group=”13″]