14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21840 del 1 giugno 2011
Testo massima n. 1
Ai fini dell’integrazione del tentativo di reati a sfondo sessuale sono necessarie, sul piano soggettivo, l’intenzione dell’agente di raggiungere l’appagamento dei propri istinti sessuali e, sul piano oggettivo, l’idoneità della condotta a violare la libertà di autodeterminazione della vittima nella sfera sessuale, anche, eventualmente, ma non necessariamente, attraverso contatti fisici, sia pure di tipo superficiale e/o fugace, non indirizzati verso zone c.d. erogene. [ Fattispecie di tentativo di atti sessuali con minorenne, avendo il soggetto agente mostrato alla persona offesa infraquattordicenne immagini pedopornografiche ed abbracciato la stessa rivolgendole domande sul suo abbigliamento intimo ].
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