14 Mag Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 14819 del 26 marzo 2004
Testo massima n. 1
L’errore scusabile ai fini dell’elemento intenzionale del reato, oltre che ad incidere sul fatto costituente reato, deve discendere dall’erronea interpretazione di una legge extrapenale e cioè deve cadere su una norma destinata esclusivamente a regolare rapporti giuridici di carattere non penale, nè richiamati, esplicitamente o implicitamente, dalla norma penale, in quanto tale legge, inserendosi nel precetto ad integrazione della fattispecie criminosa, concorre a formare l’obiettività giuridica del reato, con la conseguenza che l’errore che ricade su di essa non può avere efficacia scusante al pari dell’errore sulla legge penale vera e propria. [ Nella fattispecie è stato escluso il profilo dell’errore con riferimento al reato di furto, perché non contiene alcun riferimento, diretto o indiretto, a norme extrapenali ].
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