Cass. civ. n. 3617 del 24 maggio 1988
Testo massima n. 1
L'atto di riassunzione della causa in sede di rinvio, il quale introduce un'autonoma fase del giudizio soggetta all'applicazione delle norme riguardanti il corrispondente procedimento di primo o di secondo grado, deve contenere tutti gli elementi richiesti dagli artt. 163 e 163 bis c.p.c. ed è soggetto alle nullità previste dal successivo art. 164, con la conseguenza che la nullità dell'atto per assoluta indeterminatezza della domanda di merito comporta non l'estinzione del processo ai sensi dell'art. 393 c.p.c., ma l'improponibilità della stessa, il cui difetto non è surrogabile con le pronunce contenute nella sentenza di rinvio.