Cass. civ. n. 1322 del 31 luglio 1948
Testo massima n. 1
Pur non risultando sufficienti elementi per l'applicazione degli artt. 246 (rilevante la incapacità a testimoniare di persone che abbiano giuridico interesse a partecipare al giudizio) e 256 del codice di procedura civile (sulla perseguibilità in giudizio penale dei testi falsi o reticenti) all'insindacabile potere del giudice di valutazione del materiale probativo non è vietato di dubitare della veridicità di un teste, o negargli fede, per le particolari relazioni che egli abbia con i soggetti o con l'oggetto del giudizio.