14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 9126 del 28 agosto 1993
Testo massima n. 1
La capacità di testimoniare differisce dalla valutazione della attendibilità del teste operando su piani diversi, perché l’una, ai sensi dell’art. 246 c.p.c., dipende dalla presenza di un interesse giuridico [ non di mero fatto ] che potrebbe legittimare la partecipazione del teste al giudizio, mentre la seconda afferisce alla veridicità della deposizione che il giudice deve discrezionalmente valutare alla stregua di elementi di natura oggettiva [ la precisione e completezza della dichiarazione, le possibili contraddizioni ecc. ] e di carattere soggettivo [ la credibilità della dichiarazione in relazione alle qualità personali, ai rapporti con le parti ed anche all’eventuale interesse ad un determinato esito della lite ].
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