14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 28348 del 18 dicembre 2013
Testo massima n. 1
La servitù consistente nel diritto di mantenere i rami di un albero protesi per un metro all’interno del fondo del vicino non osta all’esercizio da parte del proprietario confinante del suo diritto, a norma dell’art. 896 cod. civ., di costringere il proprietario degli alberi a tagliare i rami che si protendono sul suo fondo per la parte eccedente.
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Testo massima n. 2
Nel caso in cui il proprietario, lamentando l’invasione del proprio fondo da parte di rami di filari dimoranti nella proprietà contigua, abbia chiesto la “scalvatura” degli alberi, ovvero la recisione integrale di essi rasente il tronco, la successiva richiesta, avanzata nel corso del giudizio, del taglio dei rami, non costituisce una domanda nuova, ma solo una specificazione della pretesa originaria, trattandosi di un “minus” rispetto alla stessa.
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