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Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34986 del 14 agosto 2013

Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34986 del 14 agosto 2013

Testo massima n. 1

La previsione del reato di false attestazioni nella dichiarazione finalizzata al rimpatrio del denaro e delle attività detenute, alla data indicata dalla legge, fuori dal territorio dello Stato, non esclude l’applicazione della norma incriminatrice della truffa aggravata in danno dello Stato, anche nella forma del tentativo, se la condotta si arricchisce in concreto di artifici diretti ad ottenere i vantaggi fiscali previsti dalla legge mediante l’induzione in errore dell’amministrazione finanziaria circa il momento temporale in cui dette somme sono effettivamente rientrate in Italia. [ Fattispecie in cui l’agente, non riuscendo a riportare il denaro in Italia nel termine fissato dalla legge, al fine di far risultare il rispetto della scadenza, aveva fatto chiedere al padre un prestito per un importo pari a quello da far rientrare, e, tramite una banca estera, aveva fatto pervenire tale somma sul suo conto, riservandosi di utilizzare le disponibilità detenute fuori Italia per estinguere il debito del genitore ].

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