14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 879 del 5 febbraio 1997
Testo massima n. 1
Deve ritenersi pienamente configurabile il reato di violazione di domicilio, nel caso di abusiva introduzione [ o abusiva permanenza ] nei locali dello studio di un libero professionista il quale eserciti compiti che si inseriscono in un’attività procedimentale di rilevanza pubblicistica; ed invero, l’esercizio di tali compiti, da parte del libero professionista, non comporta la perdita della qualità di luogo non aperto indiscriminatamente al pubblico del suo studio professionale e non priva il professionista stesso del diritto di escludere dall’ingresso dei propri locali – o di invitare ad allontanarsene – le persone che ritenga di non ammettere, per qualunque motivo non contrario alla legge.
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