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Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46323 del 14 dicembre 2011

Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46323 del 14 dicembre 2011

Testo massima n. 1

La contestazione “in fatto” nell’imputazione del rapporto di parentela tra la vittima e l’autore dell’abuso sessuale rende il reato di violenza sessuale procedibile d’ufficio ai sensi dell’art. 609 septies, comma quarto, n. 2 c.p., non rilevando l’omessa indicazione nell’imputazione della disposizione normativa che consente la procedibilità d’ufficio. [ Nella specie il fatto era stato commesso dal padre ai danni del figlio minorenne ].

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