14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4090 del 5 febbraio 2002
Testo massima n. 1
Non è abnorme il provvedimento con cui il giudice annulla — con restituzione degli atti al Pubblico ministero — il decreto di citazione a giudizio emesso dopo l’entrata in vigore della legge 16 dicembre 1999, n. 479 e recante l’indicazione del termine di quindici giorni dalla notificazione per la richiesta dell’imputato di ammissione ai riti alternativi [ previsto dal precedente testo dell’art. 555 c.p.p. ], anziché quello di apertura del dibattimento [ previsto dal nuovo testo dell’art. 552, comma 1 ], atteso che l’erronea indicazione del termine è lesiva del diritto di difesa e determina la nullità del decreto che, ai sensi dell’art. 185, comma 3, c.p.p., comporta la regressione del processo allo stato in cui è stato compiuto l’atto nullo.
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