14 Mag Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4132 del 29 settembre 1999
Testo massima n. 1
In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, se le stesse, nel loro accordo hanno inserito la applicazione dell’indulto, il giudice non è vincolato dalla inscindibilità del petitum, così come viceversa accade nel caso in cui esso preveda la concessione della sospensione condizionale della pena; infatti la applicazione dell’indulto, a differenza della sospensione condizionale è sottratta alla disponibilità delle parti, estrinsecatasi nell’ambito del patteggiamento, con la conseguenza che la pattuizione avente ad oggetto la applicazione di tale beneficio, se è inserita nell’accordo, è da considerare tamquam non esset, nel senso che vitiatur sed non vitiat.
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