14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 11162 del 24 dicembre 1994
Testo massima n. 1
L’art. 881 c.c., a norma del quale la presenza, nel muro divisorio, di proventi, sporti, mensole ed altri segni indicatori fa sorgere una presunzione di proprietà esclusiva del muro, trova applicazione soltanto nel caso di muri posti tra i campi, cortili, giardini ed orti e non riguarda il muro di divisione tra edifici.
Testo massima n. 2
La presunzione di comunione del muro divisorio, stabilita dall’art. 880 c.c. ha carattere relativo e spiega la sua piena operatività – sino a rendere irrilevante nel caso di muro di separazione fra due edifici l’eventuale anteriorità di uno di questi rispetto all’altro – soltanto in mancanza di prova contraria, non operando invece quando risulti altrimenti che il muro rientra nel dominio esclusivo di uno dei due confinanti in forza di uno qualunque dei modi di acquisto, a titolo originario o derivativo, della proprietà immobiliare. Pertanto, poiché tra i modi di acquisto della proprietà si annovera l’accessione, a norma dell’art. 934 c.c., la presunzione anzidetta è vinta anche dall’accertamento che il muro è stato costruito nella sua interezza su una sola delle aree contigue, salvi gli effetti di un titolo pattizio successivamente intervenuto ovvero dell’usucapione.
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