14 Mag Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 4152 del 24 novembre 1993
Testo massima n. 1
In tema di forme della notificazione la disposizione dell’art. 148 comma quinto c.p.p. riguarda soltanto i provvedimenti per i quali la lettura è espressamente prevista, come la decisione del giudice dell’udienza preliminare [ art. 424 comma 2 ], la sentenza dibattimentale [ art. 543 comma 3 c.p.p. ], nonché gli avvisi dati verbalmente dal giudice. In ogni caso della lettura o dell’avviso dev’esser fatta menzione nel processo verbale. La lettura dei provvedimenti cautelari non è invece compresa in tale previsione. Pertanto la notificazione del provvedimento cautelare [ art. 309 comma 1 c.p.p. ] o dell’avviso di deposito di esso [ art. 309 comma 3 c.p.p. ] non ha nella legge alcun equipollente, tanto meno agli effetti del decorso del termine per impugnare.
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