14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 20699 del 22 novembre 2012
Testo massima n. 1
Per effetto delle limitazioni previste dall’art. 907 c.c. a carico del fondo su cui si esercita una veduta [ sia che questa sia stata aperta “jure servitutis”, sia che venga esercitata “jure proprietatis” ], deve osservarsi un distacco di tre metri in linea orizzontale dalla veduta diretta, da rispettare eventualmente anche dai lati della finestra da cui si esercita la veduta obliqua, dovendosi osservare analogo distacco anche in senso verticale per una profondità di tre metri al di sotto della soglia della veduta. Nel caso di veduta diretta e obliqua, la distanza minima di tre metri “sotto soglia”, prescritta dal terzo comma dell’art. 907 cit., non va, peraltro, considerata solo in linea perpendicolare rispetto al davanzale della finestra, ma si estende in basso anche obliquamente rispetto ai punti estremi di tale davanzale.
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