14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 3546 del 23 febbraio 2004
Testo massima n. 1
Il termine per richiedere la separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede, a norma dell’art. 516 c.c., è un termine di decadenza — e come tale di natura perentoria — della durata di tre mesi, che inizia a decorrere dal momento dell’apertura della successione, e non dal momento della conoscenza della morte del de cuius nè tanto meno dal momento dell’iscrizione del credito o del legato al competente ufficio delle ipoteche [ adempimento necessario, ai sensi dell’art. 518 c.c., per esercitare il diritto alla separazione riguardo agli immobili e agli altri beni suscettibili di iscrizione ipotecaria ].
Testo massima n. 2
Le condizioni per l’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria consistono nell’esistenza di un valido rapporto di credito tra il creditore che agisce in revocatoria e il debitore disponente, nell’effettività del danno, inteso come lesione della garanzia patrimoniale a seguito del compimento da parte del debitore dell’atto traslativo, e nella ricorrenza in capo al debitore, ed eventualmente in capo al terzo, della consapevolezza che, con l’atto di disposizione, il debitore diminuisca la consistenza delle garanzie spettanti ai creditori.
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