16 Mar Art. 531 — Istigazione alla prostituzione e favoreggiamento
[ Chiunque, per servire all’altrui libidine, induce alla prostituzione una persona di età minore, o in stato d’infermità o deficienza psichica, ovvero ne eccita la corruzione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire tremila a diecimila. Se soltanto ne agevola la prostituzione o la corruzione, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni e della multa da lire tremila a diecimila.
La pena è aumentata se il fatto è commesso in danno di una minorenne coniugata, ovvero di una persona minore affidata al colpevole per ragione di servizio o di lavoro.
La pena è raddoppiata:
- 1) se il fatto è commesso in danno di persona che non ha compiuto gli anni quattordici;
- 2) se il colpevole è un ascendente, un affine in linea retta ascendente, il padre o la madre adottivi, il marito, il fratello, la sorella, il tutore;
- 3) se al colpevole la persona è stata affidata per ragione di cura, di educazione, d’istruzione, di vigilanza o di custodia.
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- 1) se il fatto è commesso in danno di persona che non ha compiuto gli anni quattordici;
- 2) se il colpevole è un ascendente, un affine in linea retta ascendente, il padre o la madre adottivi, il marito, il fratello, la sorella, il tutore;
- 3) se al colpevole la persona è stata affidata per ragione di cura, di educazione, d’istruzione, di vigilanza o di custodia.
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Aggiornato al 1 gennaio 2020Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.
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