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Art. 240 — Contestazione dello stato di figlio

Art. 240 — Contestazione dello stato di figlio

Lo stato di figlio può essere contestato nei casi di cui al primo e secondo comma dell’articolo 239.

L’eventuale comma dell’articolo ricompreso fra parentesi quadre è stato abrogato.

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Aggiornato al 1 gennaio 2020
Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.
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Massime correlate

Cass. civ. n. 1749/1974

L’art. 240 c.c. rafforza la presunzione di legittimità che l’art. 238 c.c. ricollega al possesso di stato conforme all’atto di nascita, nel senso che detta presunzione debba rimanere ferma anche se manchi la prova della celebrazione del matrimonio dei genitori, ma non impedisce, a chiunque vi abbia interesse, di dimostrare che quel matrimonio non fu celebrato o non conseguì o ha perduto effetti civili. Detto art. 240 non trova, pertanto, applicazione nel caso in cui risulti che i genitori di colui della cui legittimità si discute erano uniti da matrimonio puramente religioso.

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