14 Mag Cassazione civile Sez. III sentenza n. 6570 del 29 marzo 2005
Testo massima n. 1
Non ogni domanda ha effetto interruttivo della prescrizione, ma soltanto quella con cui l’attore chiede il riconoscimento e la tutela giuridica del diritto del quale si eccepisca poi la prescrizione. Pertanto, la domanda proposta per chiedere l’adempimento di un’obbligazione derivante dalla legge o da convenzione o da atto dell’autorità non vale ad interrompere la prescrizione dell’azione, successivamente esperita di arricchimento senza causa. [ Nella specie la Corte di cassazione ha ritenuto che il corso della prescrizione della domanda di indebito arricchimento non fosse stata interrotta da una domanda precedentemente proposta con riferimento alla medesima situazione di fatto, ma avente come oggetto il pagamento di compenso conseguente a contratto di prestazione d’opera professionale ].
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Testo massima n. 2
L’azione di arricchimento senza causa è ammissibile soltanto limitatamente a quanto un soggetto abbia fatto proprio e non oltre l’effettiva entità della diminuzione patrimoniale correlativamente subita dall’altro soggetto. Pertanto, nel caso dell’elaborazione, a favore di un ente pubblico, che poi ne abbia riconosciuto l’utilità, di un progetto di opera pubblica non preceduta da un valido incarico professionale conferito contrattualmente, l’indennizzo dovuto ex art. 2041 c.c. al professionista va liquidato, nei limiti dell’arricchimento dell’ente, con riguardo alla entità dell’effettiva perdita patrimoniale subita dal professionista, da accertarsi tenendo conto delle spese anticipate per l’esecuzione dell’opera e del mancato guadagno, da determinarsi eventualmente anche ex art. 1226 c.c., che lo stesso avrebbe ricavato dal normale svolgimento della sua attività professionale nel periodo di tempo dedicato invece all’esecuzione dell’opera utilizzata dall’ente pubblico, senza la possibilità di far ricorso a parametri contrattuali, stante la carenza di un valido vincolo contrattuale, o di commisurare, sic et simpliciter la perdita patrimoniale alla utilitas derivatane all’ente sotto il profilo della spesa risparmiata.
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