14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 2387 del 18 marzo 1997
Testo massima n. 1
In tema di esecuzione del mandato, quando il mandatario si discosti dalle specifiche e rigide istruzioni ricevute è superflua la verifica della conformità dell’atto allo scopo e agli interessi del mandante, attesane la contrarietà all’espressa volontà di questi. In tale ipotesi quando la difformità riguardi una clausola del contratto concluso dal mandatario con rappresentanza, alla quale, secondo l’incensurabile apprezzamento del giudice di merito, debba riconoscersi carattere essenziale, l’inefficacia nei confronti del mandante non è limitata alla sola clausola difforme ma riguarda il contratto nella sua globalità.
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