Cass. pen. n. 7668 del 07 novembre 2023

Testo massima n. 1


REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - DELITTI - DEI PUBBLICI UFFICIALI - OMISSIONE O RIFIUTO DI ATTI DI UFFICIO - ELEMENTO OGGETTIVO (MATERIALE) - Contegno omissivo del pubblico agente - Previsione di rimedi surrogatori a tutela dell'interessato - Rilevanza - Esclusione - Ragioni.


In tema di omissione di atti d'ufficio, non escludono la configurabilità del reato di cui all'art. 328, comma secondo, cod. pen. eventuali meccanismi sostitutivi attivabili dall'interessato a fronte della omissione del pubblico agente, quali la richiesta della nomina di un commissario "ad acta" e il formarsi del silenzio-inadempimento ex art. 31 d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, che consente, in caso di attività vincolata, di promuovere un'azione per accertare l'obbligo di provvedere, in quanto ciò che rileva è solo l'inerzia della pubblica amministrazione nel compiere l'atto richiesto o nell'esporre le ragioni del ritardo.

Massime precedenti

Precedenti: Cass. pen. n. 17536 del 2018

Normativa correlata

Cod. Pen. art. 328 com. 2
Decreto Legisl. 02/07/2010 num. 104 art. 31