14 Mag Cassazione civile Sez. I sentenza n. 8565 del 7 agosto 1993
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in Massimario
Testo massima n. 1
Nel rapporto di appalto, sia pubblico che privato, il recesso ad nutum del committente rappresenta l’esercizio di un diritto potestativo, riservato alla libera determinazione del recedente e sottratto al controllo di terzi e dell’appaltatore, senza che assumano rilievo i motivi che lo hanno determinato, anche se consistenti nel venir meno dei presupposti dell’appalto [ nella specie, a seguito della revoca, da parte della pubblica amministrazione della concessione ottenuta dal committente ].
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