Cass. pen. n. 44097 del 4 ottobre 2018

Testo massima n. 1


In tema di delitto di falsità ideologica di cui all'art. 483 cod. pen. il dolo di concorso è costituito dalla volontà cosciente di compiere il fatto nella consapevolezza di agire contro il dovere di dichiarare il vero e di contribuire all'altrui condotta seppur unilateralmente, o senza concerto, anche senza convergenza psicologica sull'evento finale perseguito da altri concorrenti. (Nella fattispecie la Suprema Corte ha confermato la condanna per concorso nel delitto di falsità ideologica del rappresentante legale di una società che aveva fornito al proprio consulente dati non veritieri con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio trasmessa all'Agenzia delle Dogane).

Normativa correlata