Cass. pen. n. 46239 del 12 ottobre 2018
Testo massima n. 1
In tema di falso ideologico in autorizzazioni amministrative, se l'atto da compiere trova il proprio fondamento, anche implicito, in previsioni normative che dettano criteri di valutazione, piuttosto che essere assolutamente libero nei parametri di giudizio, si è in presenza di un esercizio di discrezionalità tecnica, che vincola la valutazione del pubblico ufficiale ad una verifica della conformità della situazione fattuale a detti criteri, potendo, pertanto, risultare falso, se essi non sono rispettati. (Fattispecie nella quale la Corte ha affermato che l'autorizzazione paesaggistica contiene l'attestazione della conformità urbanistica e della compatibilità ambientale delle opere da edificare, esprimendo un giudizio oggettivo, fondato su criteri normativi, con conseguente configurabilità del reato di falso se detto giudizio non è rispondente ai parametri cui esso è vincolato).