14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 2968 del 27 marzo 1987
Testo massima n. 1
A norma del secondo comma dell’art. 1415 c.c., i terzi possono far valere la simulazione nei confronti delle parti solo quando essa pregiudica i loro diritti. Pertanto, poiché al figlio non spetta alcun diritto sul patrimonio del genitore prima della morte e della accettazione dell’eredità dello stesso neppure in quanto legittimario, data la non configurabilità di una lesione di legittima in ordine ad un patrimonio non ancora relitto — deve escludersi la legittimazione del figlio a far valere la simulazione di una compravendita intercorsa tra il genitore, tuttora in vita, ed un altro figlio, senza che l’adesione alla domanda del genitore, titolare del diritto, possa spiegare un effetto integrativo della carente legittimazione.
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