Cass. pen. n. 28373 del 12 luglio 2001

Testo massima n. 1


In tema di atti sessuali con minorenne, deve configurarsi l'ipotesi del tentativo nei casi in cui l'autore non commetta una effettiva e concreta intrusione nella sfera sessuale della vittima, ma si limiti ad atti che, pur superficiali, integrano una oggettiva manifestazione di sessualità. Tali caratteristiche della condotta, tuttavia, non comportano l'automatica applicazione della diminuente della «minore gravità», prevista dall'ultimo comma dell'art. 609 quater c.p., posto che la gravità dev'essere valutata con riferimento all'entità lesiva che si sarebbe verificata nel caso di reato portato a compimento. (Fattispecie in cui l'imputato aveva provato appagamento nella visione della nudità del minorenne ed aveva retribuito lo stesso con invito ad un successivo appuntamento).

Normativa correlata